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L’Associazione Nazionale Bersaglieri della Provincia di Siena lo scorso 1 Marzo ha avuto il piacere di organizzare una serata a favore del centro antiviolenza di Siena “Donna chiama Donna”, ente fondato nel 1997 per aiutare le donne sensibili al problema della violenza. L’associazione è nata in seguito all’emergere del problema rilevato nell’ambito di una ricerca condotta dall’Amministrazione Provinciale in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena sulla casistica di violenze del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Siena.

La violenza di genere è un problema altamente frequente oggi giorno che a effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica e mentale. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli.

Durante la serata, il Direttore Generale della Fondazione Vismederi, Margherita Turillazzi e l’ Administrative Management, Veronica Cannucci, hanno partecipato all’evento presso l’Accademia della Chigiana che ha visto la pianista, di fama internazionale, Rita Cucè in una performance con musiche di Mozart, Bach e Debussy accompagnata dall’artista Andrea Dejana. La pianista ha performato sulla sedia elettrica ecologica, realizzata per il progetto di Rita Cucè “AstArte Non Salverà il Mondo”; una sedia che rappresenta uno strumento di morte che non uccide nessuno. Il tetro marchingegno diviene un coloratissimo oggetto pieno di vitalità cromatica, grazie alla capacità di illuminarsi in varie forme interagendo on il suono riconfigurando uno strumento di morte a strumento di vita.

La serata, intitolata “Denunciamo Senza Fretta, ma senza tregua”, facente parte di “AstArte Non Salverà il Mondo”, è un format di arte oltre il programma che esprime la volontà di divulgare e sensibilizzare, in particolare le nuove generazioni sui temi dell’ambiente, della cultura e delle arti, dei diritti civili della parità dei generi e della violenza contro le donne, della giustizia sociale e della violazione dei diritti umani nel mondo, della pace, attraverso la creazione e promozione di eventi artistici nazionali ed internazionali. Si vuole creare l’opportunità di dare voce a quelle organizzazioni che ogni giorno lavorano su queste tematiche.

Nel corso della serata oltre ad essere state presente, sono intervenute, rilasciato un breve discorso per la Fondazione Vismederi, il Direttore Generale e l’ Administrative Management.

“Come Fondazione VisMederi siamo onorati di sostenere cause sociali come quella dell’eradicazione della violenza contro le donne; tema purtroppo attuale all’interno delle nostre cronache. Il sostegno all’Associazione Donna Chiama Donna è importante anche per sensibilizzare e parlare di uno dei momenti cruciali nel percorso di riacquisizione della libertà della donna: la denuncia. Concludiamo ringraziando nuovamente L’Associazione Nazionale Bersaglieri della Provincia di Siena ed il suo Presidente, per averci voluti coinvolgere in questo progetto poliedrico”.